STRARTE





ARTISTI PARTECIPANTI

 

DOMENICA CRASTO

 

Nasce a Napoli nel 1969 . Si trasferisce con la sua famiglia in Inghilterra ed in seguito definitivamente a Giovinazzo , piccolo paese affacciato sul mare in provincia di Bari.

Frequenta l’Istituto d’arte P. Pascali di Bari dove consegue la qualifica di arredatrice ,titolo che non sfrutterà mai nell’ambito lavorativo, perché sempre attratta dall’arte manipolativa e dall’artigianato.
La sua passione per i viaggi e in particolar modo per l’oriente la spinge a portare nel suo paese un po’ di quella affascinante cultura aprendo un’ attività di articoli etnici scelti con cura e gusto personale durante gli innumerevoli viaggi . Questo legame con l’oriente è evidente  nelle sue tele, negli oggetti in terracotta,nei gioielli e vestiti realizzati con stile inconfondibile .
Mimma Crasto è sempre stata un’artista poliedrica ,capace di esprimere la sua creatività spaziando tra le varie  tecniche e materiali.
Dopo un periodo dedicato alla ceramica segue  quello della cartapesta e della pittura . Al momento  l’artista si  sta dedicando all’astrattismo e alla materia.
I suoi lavori nascono partendo dalla scelta dei colori ai quali in seguito viene data una forma  accostandone tessuti e materiali riconducibili al mare , alla natura e all’ambiente che la circonda e l’ ispira. Si viene a creare così un connubio tra ciò che appartiene al paesaggio Mediterraneo e  ciò che invece è tipico di quei paesi così lontani ,come le sete  indiane  , i colori caldi delle tuniche buddiste  e dei pigmenti naturali in polvere  venduti nei mercati.
L’obiettivo dell’artista è stato e sempre sarà quello di portare nel luogo in cui vive  più apertura verso le altre culture e verso l’arte in tutte le sue forme. Per questo ha fondato , insieme ad amici e sorelle che condividono il suo stesso desiderio e la sua stessa passione, l’associazione Artefuori la quale ha realizzato con la collaborazione della Vedetta sul Mediterraneo  la sua mostra personale con l’intento di portare i visitatori a viaggiare attraverso e tra le sue opere.













 VICKY DEPALMA



Scenografa di formazione e fotografa di adozione, vive tra Molfetta e Giovinazzo, dove nel  2011 avvia  un laboratorio di creazioni artistiche ICHNOS, specializzandosi nella lavorazione del polistirolo. Si forma accademicamente sotto la guida dello scenografo Claudio Magrin e consegue la laurea in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna lavorando a stretto contatto con importanti realtà teatrali. Firma diverse scene,  due delle quali vincono il primo premio al Festiva Internazionale Teatro Amatori (F.I.T.A.): FILOMENA MARTURANO E LA FORTUNA CON LA F MAIUSCOLA.La sua creazione pittorica va di pari passo con la sua passione per la letteratura che la spinge ad effettuare studi su vari autori, tra i quali Italo Calvino dalla cui analisi nasce un ciclo pittorico di 10 opere sulle “Città invisibili”. I suoi quadri si rivelano una sinergia di materia e immagini e invitano ad un viaggio all’interno di un mondo in cui non esiste regola, dove tutto è reale nell’irreale.Attualmente si dedica alle sue creazioni artistiche, mantenendo costante anche la produzione di opere pittoriche e la progettazione e realizzazione di impianti scenici per rappresentazioni teatrali.









MASSIMILIANO CAFAGNA


La fotografia è un modo per uscire dal mondo, il mio modo di evadere. E’ il mio modo di uscire dagli schemi, il mio modo di parlare al mondo.”
Alla domanda cos’è per te la fotografia, questa è stata la risposta di Massimiliano Cafagna, emergente fotografo pugliese. Futuro architetto, con una formazione accademica prevalentemente artistica, ha trovato nella fotografia il modo di essere parte del tutto esprimendo il suo punto di vista.

Quella della fotografia è una passione nata un po’ per caso un po’ per necessità, legata all’università. Appunto perché di passione si tratta, e non di professione, da quel momento il giovane Cafagna non ha mai più lasciato la macchina fotografica.
Da totale autodidatta, a ventisei anni, già tre mostre alle spalle e di nuove in programma, attraverso la sua fotografia esprime ciò che gli si pone davanti, con una visione del tutto singolare di ciò che lo circonda.

Guardando le sue fotografie è difficile non sentirsi coinvolti dalle stesse. Ogni scatto è un chiaro invito ad entrare in questo mondo spirituale ed immaginifico, diventando un evidente rimando ad un posto, un’esperienza, una sensazione e un’emozione.
“Non voglio descrivere un posto ma quello che io vedo, con la mia esperienza. Non so se la gente lo percepisce, è bello vedere la gente immaginare. Non voglio raccontare un posto fisico ma immaginario, motivo per cui le mie foto sono perlopiù senza titolo e senza indicazioni del luogo, voglio che la gente carpisca ciò che vuole, voglio che  immagini! Per me questo è fotografare.”

MARIA ROSARIO BRUNO 






 VALERIO PORRU



Nato a Cagliari il 14 Novembre 1982, da giovanissimo acquisisce le tecniche del disegno e della pittura, successivamente intraprende gli studi al Liceo artistico di Cagliari, durante il quale sposa il progetto dei Dusty Anarchist come cantante punk hard-core.
Collabora come attore e alla realizzazione di scenografie per svariati spettacoli teatrali presso il Teatro Spazio Fornace di Cagliari. Più tardi presso l’ASPIS approfondisce gli studi già iniziati al liceo artistico sulle tecniche della scultura della pietra, dell’incisione su legno, e della modellazione in generale.Dal 2007 inizia ad interessarsi all’illustrazione, in seguito al desiderio di illustrare ed interpretare le proprie letture, realizzando una serie di disegni di un mondo ironico, ribaltando il rapporto tra uomo e animale. Nel 2010 consegue la laurea in Architettura e Disegno Industriale all’Università di Firenze. Durante gli anni di studio fa progetti di grafica, interior design e affina la sua tecnica artistica nel disegno e nella pittura. Vive e lavora a Firenze, espone le sue opere in tutta Italia collaborando con vari artisti e curatori. 






 

 

CAROLINA PRATO

nasce a Galatina, il 4 Settembre del 1971 e risiede attualmente a Lecce.Diplomata presso il Liceo Scientifico Banzi Bazzoli, in seguito si laurea in Filosofia presso l'Università del Salento.Nel 2001 segue un corso di Ceramica presso la Società Operaia di Lecce e da allora si appassiona alla scultura producendo opere in terracottache hanno come soggetto dominante la figura femminile,reinterpretata con una personale cifra stilistica.Nel 2006 tiene un corso di Ceramica nell'ambito del progetto di pre e post scuolapresso l'istituto Giovanni Falcone.Dal 2012 ha intrapreso il suo percorso espositivo.Nel 2013 pubblica una raccolta di poesie dal titolo Sentore di coccinelle.








CATERINA PRATO

nasce a Lecce nel 1964.

Dopo il liceo artistico si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma dove frequenta il corso di pittura del prof. Enzo Brunori, pittore perugino informale. E' apprendista restauratrice e assistente di alcuni artisti della scena romana. Nel 1990 si abilita all’insegnamento delle classi di concorso A025 (disegno e storia dell’arte) e A028 (educazione artistica). Dal 1992 al 1997 insegna ornato e figura disegnata all’”Istituto di Cultura Pantheon”. Nel 1998 ottiene dalla Regione Lazio l’incarico di direttrice del corso di formazione professionale “Addetti al restauro del legno” e la docenza in chimica del restauro, tecnologia e laboratorio. Sempre a Roma lavora come decoratrice e restauratrice del legno e di pitture murali. Restaura la volta dell’atrio della Basilica di San Pietro, i portoni della Chiesa di Santa Maria in Traspontina in via della Conciliazione e quelli di San Biagio degli Armeni in via Giulia, i soffitti settecenteschi in Santa Croce in Gerusalemme, gli affreschi quattrocenteschi in piccole Chiese dell’Umbria e delle Marche. Collabora con architetti e designer della moda e di interni, espone i suoi dipinti in mostre personali e collettive. Dal 2001 vive a Sassoferrato (AN).








 

 GABRIELE LISO


Nasce ad Andria nel 1966.
Primo di tre figli, inizia la sua attività imprenditoriale già nel 1985, come artefice e fondatore della TeknoLiso, impresa operante su tutto il territorio nazionale.
Un’ innata passione per l’arte della lavorazione del ferro ed un’attenzione costante per l’innovazione sono i due ingredienti che hanno decretato il successo e l’affermazione di questa realtà capace di muoversi agilmente non solo tra le lavorazioni standard, ma anche tra quelle più artistiche e di design.
Un portfolio ricco di opere d’arte, raffinati oggetti di design, pezzi d’arredamento esclusivi, scenografie ed installazione per eventi culturali o occasioni commerciali. 







 

 POPO



Uomo, insegnante, pittore, barista, cameraman, girovago, videomaker, fancazzista, animista ateo, appassionato di cinema, letteratura, adoro la fantascienza di Philip Dick, la magia di Murakami, la pittura di Turner, Schiele, Munch, tanta musica ...sono tutto e nulla di tutto ciò.
La mia lettura preferita da piccolo era un'enciclopedia del mondo animale in 7 volumi,la sfogliavo immaginando e sognando balene, squali, panda assassini, etc.


 









 CARLO INGLESE



Sensazioni metropolitane
 
 
"... proprio le opere di Carlo Inglese evidenziano lo stato d'animo dell'uomo nel vivere moderno. Nelle sue opere ci conduce in una passeggiata virtuale in un'affollata strada di una grande città, dove il nostro sguardo può essere colpito da stimoli diversi che alterano la nostra percezione. Alzando lo sguardo possiamo scorgere gli occhi malinconici di una donna che si affaccia da una finestra in una perenne attesa, mentre una pioggia di colore si batte sui vetri.. Oppure, passando vicino ad un muro, vediamo divieti su divieti che limitano la nostra libertà e la nostra personalità. Ancora, arrivando ad un incrocio nell'ora di punta, il caos causato dai rumori molesti, dal rombo delle macchine nonchè dei colori della città si traducono nell'opera dell'artista in energia pura, espressa dall'uso dei colori mescolati. Il disagio visivo è provocato dalla sovrapposizione di cartelli su cartelli, in cui i segni della crescita e dell'effimero cancellano quasi tutte le scomode tracce del passato, come qualcosa da nascondere e di cui vergognarsi. Ci resta da domandarci, dopo tutto questo, se l'uomo di oggi creda in qualcosa che non sia l'apparire. Solo le anime sensibili come quella di un artista trovano nel cemento un fiore profumato che diventi simbolo di speranza. Allora questi stessi muri, dove prima vi si leggevano solo divieti e incomunicabilità, Carlo Inglese li fa diventare depositari dei veri sentimenti. Dall'amore nelle sue varie declinazioni ai ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza. L'elemento che contraddistingue l'opera del nostro pittore è l'uso sfrenato del colore. Una pennellata vibrante e fluida che percorre la tela nella sua interezza, i toni sono prevalentemente caldi e su tutti domina un rosso bollente e affascinante. Questo viene abbandonato solo nelle composizioni più malinconiche. I colori più freddi conferiscono alla composizione un senso di affezione ed impotenza. Il pigmento diventa eloquente e palpitante. Ulteriore legame che crea con lo spettatore è l'utilizzo di immagini ormai entrate nel nostro immagginario collettivo. Un collage composto da immagini di celebri film che si mescolano con la sensibilità artistica di Inglese. Trovano spazio non solo noti attori, ma anche spezzoni che raccontano l'amicizia, la libertà, nonchè la gioia delle piccole cose sempre circondati dal messaggio imprescindibile del colore. La street art non è usata con l'intenzione di rendere omaggio ai cambiamenti della vita ma l'autore c'invita ad osservarli per farci rendere conto della strada che stiamo percorrendo. Oltre all'utilizzo del collage, l'artista adopera l'acrilico e le vernici, che donano alla tela un effetto materico e stratificato."

Teresa Francesca Giffone







MATTEO LIBERI


in arte Trve Handsta, nasce a Pescara nel 1981, dove vive e lavora. Il suo percorso prende vita nel graffitismo urbano e approda in maniera del tutto naturale alla figurazione evocativa su tela. I suoi lavori sono una personalissima reinterpretazione di un immaginario ricco di elementi di natura iconica sacra e del simbolismo religioso, da forme e figure connesse al sistema della musica e del mondo artistico suburbano. Ha partecipato a mostre personali e collettive, le più recenti: Matteo Liberi Show Drunk, Art Expò, TUB – The Urban Box, Pescara (2013) .

 

 

 

 

MATTEO CASAMASSIMA


Le figure che animano l'universo pulsionale di Matteo Casamassima sono tracce di delusioni racchiuse in fredde forme geometriche. Il suo tratto é influenzato dalla visione urbanistica della pittura rinascimentale, arricchita dal contributo dato dall'Arte metafisica del primo '900, apporto fatto di interrogativi ed inquietudini. I soggetti che l'artista predilige sono figure dai contorni umani che, tuttavia, nulla hanno di sembiante ad una fisionomia antropica classica. Potremmo definirli soggetti svuotati di senso proprio, in virtù di una mancanza di conoscenza sensuale. Infatti, se prendiamo per vere le teorie della filosofia sensista (che qui, per evidenti esigenze, dobbiamo ridurre all'asserzione che vuole nei sensi la fonte della conoscenza), i volti del Casamassima non hanno esperienza del mondo. Infatti, riconosciamo su tela delle teste, rappresentate da figure ovali, senza gli organi, come gli occhi o il naso, per esempio, atti, come si diceva un momento fa, ad una conoscenza ragionata dell'ambiente circostante. Avvertiamo, cosi', una sorta di spaesamento conoscitivo ed emozionale, ben tradotto dall'accurata scelta cromatica, dinanzi il reale qui rappresentato in forma geometrica. L'artista, quindi, riproduce, nelle sue opere, lo scacco di una conoscenza verticale del mondo, fatta di processi accumulativi ai quali manca il sostanzioso abitarsi. Non casualmente utilizzo questo termine; il filo conduttore della mostra é esattamente la difficoltà di essere in un corpo o in un alloggio. Abitare un corpo senza occhi é esattamente abitare uno spazio urbano non proprio.

Tratto dal testo critico di
Marco Caccavo
Giovinazzo, 2014 








 

 MAURIZIO MUSCETTOLA




Tra gli artisti presenti alla terza edizione di StrArte2015, vi segnaliamo la presenza di Maurizio Muscettola, nato in provincia di Campobasso nel 1969, oggi vive e lavora a Lecce.
Artista poliedrico, pittore ironico e surrealista, paesaggista notevole, ritrattista insuperabile. Fra i maggiori pittori meridionali in attività, dal 1987 ha esposto in circa cento mostre (tra personali e collettive), in Italia come all’estero.
L'artista sarà presente con una serie di suoi lavori ad olio, dal 21 al 27 Luglio, non perdetevi questa occasione!!



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